La polizia di Londra ha arrestato un hacker in grado di far trapelare il gameplay di GTA VI e di hackerare Uber: un adolescente di 17 anni
I media sospettano che la polizia di Londra abbia arrestato l'hacker che di recente ha fatto trapelare il gameplay di una prima versione di GTA VI, ha pubblicato un documento con quasi 10.000 linee di codice e ha rivendicato la responsabilità dell'hacking di Uber. E soprattutto si tratta di un adolescente di 17 anni.
Ecco cosa sappiamo
L'arresto è stato comunicato dalla polizia londinese, che però non ha specificato a cosa si riferisse. La dichiarazione si limita a dire che il 22 settembre è stato arrestato un diciassettenne nell'Oxfordshire per sospetto hacking nell'ambito di un'indagine sostenuta dalla National Cybercrime Unit. Il ragazzo rimane in custodia.
Molti dettagli, tuttavia, sono coerenti con le recenti violazioni di alto profilo. Nella primavera di quest'anno, la polizia ha arrestato e poi rilasciato sette adolescenti in relazione a un'indagine sul gruppo di hacker Lapsus$. L'arresto di oggi arriva anche a pochi giorni da due violazioni della sicurezza che si ritiene siano collegate a Lapsus$.
Ricordiamo che l'hacker che ha diffuso screenshot e video di gameplay di GTA VI ha rivendicato la responsabilità del recente hack di Uber. In quell'occasione, l'aggressore ha condiviso con i media alcuni screenshot dei sistemi interni dell'azienda, secondo i quali ha ottenuto l'accesso completo a molti sistemi critici di Uber, tra cui il software di sicurezza dell'azienda e il dominio Windows, ha raggiunto la console di Amazon Web Services, le macchine virtuali VMware vSphere/ESXi, il pannello di amministrazione delle e-mail di Google Workspace e il server Slack. Uber ritiene che "l'aggressore (o gli aggressori) sia collegato a un gruppo di hacker chiamato Lapsus$, che è diventato sempre più attivo nell'ultimo anno o giù di lì".
I giornalisti di diverse testate sono riusciti a parlare con l'hacker, che ha dichiarato di avere solo 18 anni.
A marzo, Bloomberg ha riferito che la persona ritenuta responsabile di alcuni dei principali attacchi del gruppo era un sedicenne che la polizia ha visitato nella sua casa vicino a Oxford, in Inghilterra, nell'Oxfordshire.
Fonte: The Verge, @CityPolice