Microsoft ha offerto a Sony un contratto decennale per la pubblicazione dei giochi di Call of Duty su PlayStation, ma l'azienda giapponese sta ignorando l'accordo

Di: Anton Kratiuk | 21.11.2022, 22:57

Le autorità di regolamentazione di sedici Paesi continuano a esaminare i termini e le conseguenze dell'accordo tra Microsoft e Activision Blizzard.

Le commissioni antitrust europee hanno deciso di estendere il procedimento fino al marzo 2023, mentre alcuni Paesi (Brasile, Arabia Saudita) hanno già espresso la loro approvazione.

Ecco cosa sappiamo

L'ostacolo è rappresentato da Call of Duty: Sony sostiene che, una volta concluso l'accordo, Microsoft renderà i giochi della serie un'esclusiva della console Xbox, privando gli utenti PlayStation dell'accesso.

Un nuovo articolo del New York Times sostiene che per accelerare l'approvazione dell'accordo, Microsoft ha offerto a Sony un contratto decennale per portare i giochi di Call of Duty sulla PlayStation.

Si sostiene che i rappresentanti di Sony si siano rifiutati categoricamente di commentare l'offerta, per cui la società statunitense vede questo silenzio come un segno di manipolazione dell'opinione delle autorità di regolamentazione da parte dell'azienda giapponese e di inganno delle autorità di regolamentazione.

Molti analisti hanno già espresso il timore che l'accordo tra Microsoft e Activision Blizzard possa fallire, e in gran parte il motivo sarà la posizione di Sony su Call of Duty.