La sonda kamikaze DART della NASA ha staccato fino a 10.000 tonnellate di detriti da un asteroide
In autunno abbiamo più volte scritto dei preparativi della sonda spaziale Double Asteroid Rendezvous Test (DART) per la collisione con l'asteroide Dimorphos. Sono passati quasi tre mesi dall'impatto, ma gli scienziati continuano a studiare l'"incidente spaziale" e a ricevere nuove informazioni.
Ecco cosa sappiamo
La collisione è avvenuta a fine settembre. Pochi giorni dopo, dopo l'asteroide si è formata una coda di detriti lunga 10.000 chilometri che ha fatto assomigliare il corpo spaziale a una cometa. Gli scienziati hanno appreso che Dimorphr ha la stessa struttura e composizione dell'asteroide Didymos, attorno al quale orbita. Questo risultato è stato ottenuto dopo due mesi di osservazioni del pennacchio di detriti utilizzando l'Osservatorio spaziale James Webb e telescopi a terra.
Secondo gli esperti, il DART è riuscito a staccare dall'asteroide tra le 1.000 e le 10.000 tonnellate di roccia. Questo ha ridotto il tempo di orbita di 32 minuti, anche se la National Aeronautics and Space Administration (NASA) aveva inizialmente previsto solo 73 secondi. Il conseguente pennacchio di detriti ha ridotto la velocità orbitale.
La collisione del DART con l'asteroide Dimorph è stato il primo test in assoluto del sistema di difesa della Terra. Sebbene il test sia stato considerato un successo, la NASA e i suoi partner continueranno a monitorarlo. L'Agenzia spaziale europea (ESA) invierà un'altra sonda sull'asteroide nel 2024.
Fonte: spazio