Le minacce di Bobby Kotick non hanno sortito alcun effetto. Le autorità di regolamentazione britanniche si oppongono all'accordo tra Microsoft e Activision Blizzard
L'autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) ha rilasciato una dichiarazione ufficiale contro l'accordo tra Microsoft e Activision Blizzard.
Ecco cosa sappiamo
L'autorità ha dichiarato in un comunicato che la fusione dei due colossi americani avrebbe un impatto negativo sul mercato globale dei giochi in generale e su quello britannico in particolare.
Le argomentazioni addotte sono le seguenti:
- concorrenza sleale;
- aumento dei prezzi dei giochi e dei dispositivi di gioco;
- riduzione della scelta di giochi;
- rafforzamento della posizione di Microsoft nel segmento dei servizi cloud.
I britannici ritengono che non solo i concorrenti, ma anche gli utenti risentiranno dell'accordo.
Un ostacolo rimane Call of Duty. La CMA sostiene che se lo sparatutto smette di essere pubblicato sulla PlayStation o se i nuovi capitoli vengono rilasciati a vantaggio delle console Microsoft, ciò porterà a un calo di competitività nel settore dei giochi.
Come soluzione al problema, la CMA suggerisce che Microsoft acquisisca Activision Blizzard senza Call of Duty. Ma non è chiaro come si possa fare tecnicamente, chi otterrebbe i diritti di Call of Duty e se Phil Spencer sarebbe d'accordo con un simile accordo.
Microsoft ha tempo per far cambiare idea al regolatore britannico. Deve farlo entro il 22 febbraio e preferibilmente senza analisi dubbie e minacce velate da parte di Bobby Kotick.
La CMA prenderà la sua decisione finale entro il 26 aprile.