La Cina guarda al proprio Starlink, che sarebbe in grado di sopprimere i satelliti di Elon Musk

Di: Maksim Panasovskyi | 26.02.2023, 12:32

Gli scienziati cinesi stanno cercando un modo per contrastare i satelliti di Elon Musk. Un gruppo di specialisti propone di sviluppare una propria costellazione di veicoli spaziali. Dovrebbero fornire accesso a Internet e occupare le orbite in cui i satelliti Starlink non sono attualmente disponibili.

Ecco cosa sappiamo

La Cina ha da tempo espresso insoddisfazione per il fatto che SpaceX abbia messo in orbita le navicelle Starlink. L'azienda di Ilon Musk ha già inviato nello spazio circa 5.000 dispositivi e vuole lanciare 12.000 unità entro il 2027. Alcuni scienziati cinesi hanno persino preso in considerazione la possibilità di un'esplosione nucleare nello spazio per disattivare Starlink.

I ricercatori dell'Università di Pechino di Scienze aeronautiche e spaziali, guidati dal professore associato Xu Can, stanno pensando in modo meno radicale. Il loro progetto ha il nome in codice GW (non viene fornita alcuna decrittazione). Gli scienziati sostengono che la costellazione satellitare comprenderà 12.992 veicoli spaziali. L'azienda China Satellite Network Group Co. gestirà l'operazione.

I satelliti cinesi saranno utilizzati sia per fornire accesso a Internet ad alta velocità sia per sopprimere Starlink. A tal fine, occuperanno spazio nelle orbite in cui non sono già presenti i satelliti di SpaceX. I ricercatori sostengono che la messa in orbita dei dispositivi non richiederà molto tempo e il loro numero corrisponderà a quello dei satelliti Starlink.

Inoltre, gli esperti cinesi vogliono sviluppare sistemi radar. Essi consentono ai satelliti di monitorare Starlink e di raccogliere informazioni su ogni singolo veicolo spaziale SpaceX. Inoltre, i cinesi non escludono la creazione di sistemi laser per distruggere i satelliti Starlink.

Parallelamente, l'Amministrazione spaziale nazionale cinese ritiene che la corsa allo spazio porterà danni a tutti i Paesi. I rappresentanti dell'agenzia invitano alla cooperazione.

Fonte: scmp