La giustizia prevale: Il truffatore di Rainbow Six Siege che ha denunciato la presa di ostaggi a Ubisoft Montreal è condannato a tre anni di carcere
In un recente articolo del Montreal Gazette, il 22enne Yanni Ouahioune, responsabile della sparatoria che ha portato all'evacuazione di Ubisoft Montreal, è stato condannato a tre anni di lavori socialmente utili, una pena non detentiva che consente alle persone condannate per alcuni reati non violenti di scontare la pena al di fuori del carcere.
Ecco cosa sappiamo
L'incidente si è verificato nel novembre 2020 dopo quanto segue. La polizia ha ricevuto una falsa segnalazione di una "situazione con ostaggi" presso Ubisoft Montreal, che ha portato a un'operazione di polizia su larga scala durata tutto il giorno. Non sono stati trovati ostaggi e, fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. Dopo aver stabilito che la chiamata era un falso allarme, la polizia di Montreal ha annunciato un'indagine per "fare luce sulla chiamata".
I sospetti sono ricaduti su Ouahioune, un cittadino francese e giocatore di Rainbow Six Siege che è stato bannato più volte per aver barato ed essere stato offensivo nei confronti degli sviluppatori e degli altri giocatori. Il giocatore ha negato ogni coinvolgimento nell'incidente, ma ha avuto un diverbio con Ubisoft: sul suo canale YouTube, tuttora esistente, ha manifestato l'intenzione di usare "hell cheats" per "punire Rainbow Six Siege" e ha pubblicato un brano rap intitolato "Fuck Ubisoft".
Ubisoft ha commentato la situazione come segue:
"Prendiamo atto della decisione del tribunale. In questo processo ci siamo impegnati a rappresentare gli interessi dei nostri dipendenti che sono stati colpiti da questo falso allarme di presa di ostaggi nel nostro studio di Montreal. Era importante per noi denunciare questo incidente violento e inaccettabile. Per rispetto dei nostri dipendenti che sono stati colpiti da questo evento, non commenteremo ulteriormente.".
Fonte: PC Gamer