Gli scrittori hanno chiesto alle aziende di AI di smettere di usare le loro opere senza consenso
Circa 8000 scrittori hanno chiesto agli sviluppatori di AI di non utilizzare le loro opere senza autorizzazione e attribuzione.
Cosa si sa
La petizione, organizzata dalla Authors Guild of the USA, è indirizzata ai responsabili di OpenAI, Alphabet, Meta, Stability AI e IBM. Gli autori chiedono alle aziende di ottenere l'autorizzazione all'uso dei materiali e di pagare un compenso per il loro lavoro.
Maya Shanbhag Lang, presidente della corporazione, ha affermato che i risultati dell'IA deriveranno sempre dalla creatività umana. Secondo lei, gli autori dovrebbero essere ricompensati per aver "alimentato" l'IA con le loro opere e aver contribuito al suo sviluppo.
Tra i quasi 8.000 firmatari della petizione ci sono vincitori di premi nazionali per i libri, autori di bestseller e giornalisti. Essi ritengono che la corporazione stia compiendo un passo importante per proteggere i diritti di tutti gli americani i cui dati vengono utilizzati senza il loro consenso.
Gli scrittori sottolineano inoltre che l'IA minaccia la vitalità della professione di scrittore, soprattutto per le persone provenienti da comunità a basso reddito.
Fonte: The Guardian.