Un caccia di quinta generazione F-35A Lightning II, costato 166 milioni di dollari, si è schiantato nello Utah a causa di un guasto all'elettronica provocato da una turbolenza artificiale.

Di: Maksim Panasovskiy | 30.07.2023, 17:24
Un caccia di quinta generazione F-35A Lightning II, costato 166 milioni di dollari, si è schiantato nello Utah a causa di un guasto all'elettronica provocato da una turbolenza artificiale.

A metà ottobre 2022, un caccia di quinta generazione F-35 Lightning II si è schiantato nello Utah. Nove mesi dopo è stata resa nota la causa dello schianto dell'aereo.

Ecco cosa sappiamo

Lo scorso autunno, un F-35A dell'US Air Force si è schiantato presso la Hill Air Force Base (Hill). La perdita per l'US Air Force è stata stimata in 166 milioni di dollari. Secondo un rapporto pubblicato questa settimana, la causa è stata un guasto all'elettronica dell'aereo. Il guasto si è verificato in seguito al passaggio dell'aereo attraverso una turbolenza.

L'incidente è avvenuto il 19 ottobre 2022 dopo le 18:00 ora locale. L'F-35A precipitato volava in terza fila in un gruppo di quattro caccia. Era assegnato al 421° squadrone di caccia (421° Fighter Squadron).

L'aereo ha colpito una scia satellitare lasciata da un F-35A che volava davanti a lui. Il pilota ha sentito un leggero rombo. Dopo aver colpito la turbolenza artificiale, i comandi di volo hanno registrato dati di volo errati, facendo perdere al pilota il controllo del caccia. L'aereo ha semplicemente smesso di rispondere ai comandi.

Il pilota ha tentato di interrompere l'atterraggio e di riprovare ad atterrare. Tuttavia, l'F-35A ha virato verso il lato sinistro. Dopo un tentativo infruttuoso di livellare il caccia, il pilota si è espulso in sicurezza e l'aereo si è schiantato vicino alla pista. L'intero incidente è durato meno di 10 secondi.

Il rapporto afferma che il caccia andava bene prima che si verificassero i problemi di atterraggio. L'indagine ha rilevato che il pilota non ha rispettato le regole in vigore quel giorno, che gli imponevano di stare ad almeno 2,7 chilometri (9.000 piedi) di distanza da un caccia in fase di atterraggio.

D'altra parte, il manuale del programma di volo dell'F-35 consiglia ai piloti di mantenere una distanza di 900 metri (3.000 piedi), ma non specifica quanto debbano essere distanti in caso di turbolenza. L'indagine ha coinvolto la modellazione, che ha rilevato che l'incidente non è stato causato da danni fisici ma da un'errata interpretazione dei dati di volo da parte dell'aereo.

L'aeronautica militare statunitense ha dichiarato che la probabilità che una situazione simile si ripeta in futuro è minima. I caccia di quinta generazione F-35 hanno volato per più di 600.000 ore e mai prima d'ora le turbolenze hanno influenzato il sistema di dati.

Si noti che per l'Aeronautica militare statunitense questa è stata la seconda perdita di un F-35A Lightning II dal 2012. Il primo caccia si è schiantato nella primavera del 2015 presso la Eglin Air Force Base, in Florida, quando il pilota ha tentato di atterrare a una velocità troppo elevata.

Fonte: Notizie sulla Difesa