Più di 30 persone hanno fatto causa ad Apple per i tracker AirTag usati dagli stalker per rintracciarli
Apple sta affrontando un'azione legale collettiva presso la corte federale di San Francisco, con più di 30 persone che sostengono che gli stalker hanno usato i tracker AirTag per tracciarli illegalmente.
Ecco cosa sappiamo
I querelanti accusano Apple di negligenza per aver permesso che gli AirTag diventassero "una delle tecnologie più pericolose e spaventose utilizzate dagli stalker", perché possono essere facilmente utilizzati per determinare la posizione di un'altra persona.
La causa è stata originariamente presentata nel dicembre 2022 da due donne. Una di loro ha affermato che il suo ex fidanzato ha usato AirTag per spiarla. In seguito, sono emerse sempre più segnalazioni di stalking tramite AirTag. Come prova, i querelanti citano più di 150 rapporti di polizia negli Stati Uniti a partire dall'aprile 2022, oltre a casi internazionali di stalking con AirTag.
Attualmente i querelanti sono più di 30. I querelanti non sono soddisfatti del fatto che Apple non abbia adottato misure sufficienti per impedire agli stalker di utilizzare i tracker per la sorveglianza.
Dopo le numerose segnalazioni di stalking, furti d'auto e altri reati commessi con AirTag, Apple ha apportato diversi aggiornamenti ai dispositivi. Ad esempio, ha aggiunto un'avvertenza sul fatto che l'utilizzo per rintracciare le persone è un reato, ha aumentato il volume dell'audio e ha rilasciato l'app Tracker Detect, che consente agli utenti Android di scansionare l'AirTag per assicurarsi che non sia nelle vicinanze.
Nonostante questi aggiornamenti, i querelanti sostengono che gli AirTag rimangono pericolosi.
Fonte: Ars Technica
Immagine: Unsplash