Un ingegnere informatico ha addestrato un'intelligenza artificiale a giocare a Pokémon Rosso
Peter Whidden/YouTube
L'ingegnere Peter Whidden ha sviluppato un'intelligenza artificiale che ha imparato a giocare al classico gioco Pokémon Rosso del 1996 utilizzando l'apprendimento per rinforzo. L'intelligenza artificiale ha trascorso più di 50.000 ore nel mondo virtuale dei Pokémon nel corso degli anni.
Ecco cosa sappiamo
Whidden ha pubblicato su YouTube un video di un minuto che dimostra il funzionamento dell'IA nel gioco. Lo sviluppatore ha anche pubblicato su GitHub il codice e le istruzioni che ha utilizzato, in modo che altri utenti possano creare i propri giocatori virtuali basandosi sui suoi algoritmi.
Il modello di rinforzo incentiva l'intelligenza artificiale ad aumentare il livello dei Pokémon in squadra, a esplorare nuovi luoghi, a vincere battaglie e a sconfiggere i leader degli stadi. A volte questi obiettivi si discostano dalla progressione del gioco, dando luogo a comportamenti divertenti dell'IA.
Ad esempio, l'IA può rimanere "bloccata" in un luogo mentre ammira l'ambiente circostante, o subire un "trauma" quando perde accidentalmente un Pokémon. Questo comportamento dell'IA, non ottimale ma accattivante, suscita la simpatia del pubblico.
Inizialmente, l'IA non riusciva nemmeno a superare i luoghi di partenza perché non riusciva a interpretare gli indizi testuali del gioco. Whidden ha apportato modifiche al codice e agli algoritmi per aiutare il giocatore virtuale a progredire ulteriormente. In questo modo l'IA è riuscita a raggiungere le prime grotte al di fuori della città iniziale.
Secondo Whidden, questo approccio consente di spiegare in modo interessante il funzionamento degli algoritmi di IA utilizzando l'esempio di un gioco popolare. L'apprendimento per rinforzo è stato utilizzato in precedenza per creare algoritmi che giocano a scacchi, Go e altri giochi. Ma un progetto basato su Pokémon Rosso ha attirato particolare attenzione per l'uso dei personaggi preferiti come dimostrazione di concetti complessi di IA.
Fonte: TechCrunch