L'intelligenza artificiale ha riportato in vita le molecole antimicrobiche di Neanderthal per combattere i superbatteri

Di: Bohdan Kaminskyi | 18.12.2023, 20:19

Mike Kemp/Getty Images

I ricercatori dell'Università della Pennsylvania hanno utilizzato un algoritmo di intelligenza artificiale per trovare nuovi peptidi antimicrobici nei genomi di antichi esseri umani e animali di specie estinte. Queste piccole molecole proteiche possono combattere i batteri resistenti agli antibiotici.

Ecco cosa sappiamo

Secondo gli scienziati, i patogeni moderni non hanno mai incontrato questi antichi peptidi, che potrebbero quindi essere un'arma efficace nella lotta contro le infezioni pericolose. Inoltre, la crescente resistenza ai farmaci esistenti rende estremamente importante la ricerca di nuovi approcci.

Utilizzando metodi computazionali, gli scienziati hanno analizzato i dati genetici di Neanderthal, Denisovani, mammut lanosi e altre creature estinte. Di conseguenza, sono stati individuati più di 11.000 potenziali peptidi antimicrobici.

Sei delle molecole più promettenti sono state testate su topi affetti da infezioni. Hanno ucciso attivamente i batteri e il peptide di Neanderthal si è rivelato il più efficace. Ora è necessario perfezionare questi composti per creare nuovi antibiotici.


Dei sei peptidi promettenti identificati dall'algoritmo, uno derivato da un uomo di Neanderthal si è dimostrato il più efficace nel combattere gli agenti patogeni nei topi infettati dai batteri.

Secondo gli autori dello studio, questo approccio potrebbe ampliare notevolmente l'arsenale di strumenti per combattere gli agenti patogeni resistenti ai farmaci. L'analisi dei genomi di creature antiche con l'aiuto dell'intelligenza artificiale apre possibilità del tutto nuove nella ricerca di molecole promettenti.

Fonte: CNN