OpenAI, senza alcun annuncio, ha revocato il divieto assoluto di utilizzo dell'IA in ambito militare e di combattimento.
Mariia Shalabaieva/Unsplash
La società OpenAI ha apportato modifiche non annunciate alla politica sull'uso dei suoi prodotti. In particolare, è stato escluso dal documento il divieto diretto di utilizzare chatbot e altri sviluppi per scopi militari.
Ecco cosa sappiamo
In precedenza, la clausola sull'inammissibilità dell'uso militare e di combattimento era inclusa nell'elenco delle pratiche vietate, insieme alla creazione di armi e alla sorveglianza delle comunicazioni. Ora la politica è formulata in modo più vago, anche se contiene ancora una clausola sulle armi.
Termini di utilizzo di OpenAI prima delle modifiche
Termini d'uso aggiornati di OpenAI
L'azienda ha confermato che in questo modo ha voluto fare chiarezza e aprire la porta alla cooperazione con i dipartimenti militari. In particolare, OpenAI collabora già con la DARPA nel campo della sicurezza informatica.
Secondo gli esperti, la rimozione delle restrizioni dirette consentirà all'azienda di collaborare più attivamente con il Ministero della Difesa statunitense e con altre agenzie governative. Anche se non è ancora chiaro come verranno tracciati esattamente questi confini nella pratica.
Fonte: OpenAI, TechCrunch