Ufficio brevetti USA: l'intelligenza artificiale non può essere un inventore

Di: Bohdan Kaminskyi | 14.02.2024, 20:18

Steve Johnson/Unsplash

L'Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti (USPTO) ha pubblicato una guida secondo cui i sistemi di intelligenza artificiale non possono essere considerati inventori nelle domande di brevetto.

Ecco cosa sappiamo

Secondo l'aggiornamento, gli esseri umani possono utilizzare strumenti di intelligenza artificiale nella creazione di invenzioni soggette a tutela brevettuale. Sono inoltre tenuti a dichiarare l'uso di tali tecnologie nella descrizione della domanda.

Nel farlo, la persona che utilizza l'IA deve aver dato un contributo significativo alla creazione dell'invenzione.

"Un contributo significativo potrebbe essere dimostrato dal modo in cui la persona costruisce il prompt in vista di un problema specifico per ottenere una soluzione particolare dal sistema di IA", ha dichiarato l'USPTO in un comunicato.

Allo stesso tempo, il semplice avvio del lavoro dell'IA o la valutazione del risultato non sono sufficienti per ottenere un brevetto, ha sottolineato l'ufficio.

Il chiarimento conferma la posizione assunta dall'USPTO già nel 2020. L'allora ricercatore Stephen Thaler fece domanda di brevetto, indicando come inventore il sistema di IA DABUS, da lui creato.

L'USPTO ha respinto la domanda, adducendo il fatto che solo una "persona fisica" può essere titolare di un brevetto. La decisione dell'ufficio è stata successivamente confermata dal tribunale.

Da allora, l'USPTO e l'US Copyright Office hanno avviato una serie di audizioni per valutare le possibilità dell'IA nel sistema della proprietà intellettuale.

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Fonte: The Verge