Microsoft chiede l'archiviazione di parte della causa intentata dal New York Times per il copyright dei dati AI

Di: Bohdan Kaminskyi | 05.03.2024, 17:01

Matthew Manuel/Unsplash

Microsoft Corp. ha chiesto a un tribunale federale di archiviare parte di una causa intentata contro di lei dal New York Times. La pubblicazione accusa l'azienda e il suo partner OpenAI di aver utilizzato illegalmente materiale di proprietà del NYT per addestrare modelli di intelligenza artificiale.

Ecco cosa sappiamo

Nella sua mozione, Microsoft sostiene che i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) non disturbano il mercato degli articoli di cronaca e degli altri contenuti su cui vengono addestrati. L'azienda ha fatto un'analogia con la tecnologia dei videoregistratori, anch'essa approvata dai tribunali.

"La legge sul diritto d'autore non è un ostacolo per il L.L.M. più di quanto lo fosse per il videoregistratore (o per il pianoforte, la fotocopiatrice, il personal computer, Internet o il motore di ricerca)". ha dichiarato Microsoft in un comunicato.

Il gigante tecnologico chiede l'archiviazione di tre parti della causa perché il Times non è riuscito a dimostrare i danni effettivi derivanti dall'uso dell'IA. In particolare, Microsoft contesta l'argomentazione della testata circa la perdita di introiti derivanti dalle menzioni del sito di raccomandazioni Wirecutter, di proprietà del NYT, nei chatbot.

L'avvocato del New York Times Ian Crosby ha criticato le argomentazioni della società, definendo strano paragonare i modelli linguistici ai videoregistratori, che non copiano materiali nella produzione di massa.

Ritorno di fiamma

Il NYT è diventato la prima grande azienda mediatica statunitense a fare causa a Microsoft e OpenAI per l'appropriazione del copyright dell'intelligenza artificiale. In precedenza, scrittori, sviluppatori e altri gruppi di detentori di diritti hanno intentato cause simili.

Le aziende che sviluppano IA sostengono di poter utilizzare legalmente i dati disponibili al pubblico per addestrare i loro sistemi senza violare i diritti d'autore. Ma il NYT cita esempi di OpenAI AI che riproducono quasi alla lettera brani di articoli di giornale.

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Fonte: Il New York Times