Craccare la password di un portafoglio di criptovalute risalente a 11 anni fa ha fatto guadagnare al suo proprietario 3 milioni di dollari
Uno specialista di cybersicurezza è riuscito a riottenere l'accesso a un portafoglio di criptovalute protetto da una password obsoleta e a recuperare beni per un valore di 3 milioni di dollari.
Ecco cosa sappiamo
L'hack è stato reso possibile da una vulnerabilità in una versione decennale del software di gestione delle password RoboForm. Con l'aiuto di manipolazioni complesse e un po' di fortuna, è stato possibile aggirare la protezione del caveau delle criptovalute e ottenere l'accesso ai fondi.
Due anni fa, un proprietario di criptovalute noto come Michael chiese all'esperto di sicurezza Joe Grand di aiutarlo a ripristinare l'accesso ai suoi bitcoin. All'epoca, i beni avevano un valore di circa 2 milioni di dollari. Il portafoglio di criptovalute, creato più di dieci anni fa, conteneva una quantità significativa di criptovalute, ma a causa della perdita della password sembrava inaccessibile. Grand, specializzato nel recupero di dati e nell'hacking di dispositivi elettronici, si è occupato del caso e, sfruttando le debolezze del software, è riuscito a recuperare la password.
Questo caso mette in evidenza l'importanza di aggiornare il software e di utilizzare strumenti solidi per la gestione delle password. Illustra inoltre i rischi associati all'archiviazione di criptovalute e la necessità di un approccio globale alla sicurezza informatica. La storia di Michael e Grande ci ricorda che anche i beni digitali vecchi e dimenticati possono essere recuperati se gli aggressori hanno le conoscenze e gli strumenti giusti.
Fonte: Wired