Mark Zuckerberg ammette l'errore di aver censurato i contenuti sul COVID-19 su richiesta della Casa Bianca
Lo scorso fine settimana, il CEO di Telegram Pavel Durov è stato arrestato a Parigi. Questo caso ha suscitato grande risonanza, poiché Telegram è considerata un'importante piattaforma per la libertà di parola. In risposta, il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha inviato una lettera al deputato Jim Jordan per esprimere la sua posizione su questioni simili.
Ecco cosa sappiamo
Nella lettera Zuckerberg ha affermato che l'amministrazione Biden ha esercitato pressioni sulla sua azienda affinché censurasse alcuni contenuti relativi al COVID-19. Ha sottolineato che la Casa Bianca ha ripetutamente esercitato pressioni sulla sua azienda affinché censurasse alcuni contenuti. Ha osservato che la Casa Bianca ha ripetutamente spinto per la rimozione di contenuti, tra cui l'umorismo e la satira, causando il risentimento dei dipendenti di Meta. Zuckerberg ha riconosciuto che Meta ha sbagliato a cedere a queste richieste e si è rammaricato che l'azienda non sia stata più incisiva nel far valere la propria posizione.
Mark ha sottolineato che, nonostante le pressioni, è stata l'azienda stessa a prendere la decisione finale di censurare i contenuti. Zuckerberg ha anche osservato che con i nuovi dati e la nuova esperienza, Meta non prenderebbe oggi decisioni del genere. Ha sottolineato che le pressioni del governo sono sbagliate e che mischiare la salute pubblica con l'ideologia potrebbe rendere più difficile la lotta alle future pandemie.
Fonte: @GiudiziarioGOP