La difesa aerea del futuro: gli esperti hanno parlato del sistema laser P-HEL, che ha già dimostrato la sua efficacia nella lotta contro i droni

Di: Anton Kratiuk | oggi, 12:29
La difesa aerea del futuro: gli esperti hanno parlato del sistema laser P-HEL, che ha già dimostrato la sua efficacia nella lotta contro i droni

Nel maggio 2024 si è saputo che i militari americani in Medio Oriente sono riusciti per la prima volta ad abbattere diversi droni nemici utilizzando armi laser.

Tutte le informazioni sulla nuova arma sono accuratamente riservate, ma i giornalisti di Popular Mechanics hanno parlato con gli esperti e hanno scoperto come funziona questa tecnologia e qual è il suo impatto sul campo di battaglia moderno.

Ecco cosa sappiamo

Scienziati e ingegneri hanno cercato a lungo di trasformare il concetto di armi laser in realtà, ma per molto tempo non ha funzionato. Ora gli Stati Uniti hanno più di 30 programmi diversi legati allo sviluppo di potenti armi laser e, finalmente, i primi risultati positivi sono stati dati dal Palletised High Energy Laser System (P-HEL).

Secondo Popular Mechanics, è stato il P-HEL ad abbattere i droni nel maggio 2024. Il cuore dell'installazione è il sistema laser LOCUST, prodotto da BlueHalo. L'impianto, che pesa 1,5 tonnellate, è dotato di un emettitore laser e viene controllato con un controller da una console di gioco Xbox. L'unità può ruotare di 360 gradi, garantendo una copertura perimetrale completa.

Il LOCUST produce 20 kW di potenza, una quantità ridotta rispetto ad altri complessi che producono fino a 100 kW. Il vantaggio principale del P-HEL è la sua precisione senza precedenti e il mantenimento della messa a fuoco su un bersaglio in movimento. Il raggio laser viene puntato su un punto di diametro non superiore a 0,5 cm e brucia qualsiasi materiale, compreso l'acciaio spesso mezzo centimetro (si noti che i droni non sono fatti di acciaio, l'esempio è fornito solo per dimostrare le capacità del raggio).

Inoltre, l'impianto P-HEL è dotato di un'intelligenza artificiale avanzata che rileva e classifica i droni e "dice" al sistema verso quale parte del drone puntare il raggio per colpire efficacemente il bersaglio. Ad esempio, per un quadricottero è sufficiente bruciare il rotore, mentre per i droni da impatto, ad esempio, un raggio laser può tagliare l'ala.

Un importante vantaggio della tecnologia laser è la sua relativa economicità. Il numero di "colpi" è limitato solo dalla disponibilità di elettricità, che in ogni caso è più economica delle munizioni per i lanciarazzi. A titolo di esempio, un singolo colpo dello Stinger costa fino a 500.000 dollari, mentre un missile per un sistema SAM Patriot costa 3 milioni di dollari.

Gli esperti non dubitano che le armi laser si dimostreranno efficaci nella lotta contro i droni.

Gli Stati Uniti hanno in programma di armare ogni plotone di difesa aerea con tali sistemi e le aziende del settore della difesa si stanno preparando ad aumentare la produzione di sistemi laser.