Scienziati californiani hanno sviluppato due app per aiutare le persone ipovedenti a orientarsi negli ambienti interni
Mentre il team di Ilon Musk sta lavorando all'impianto Neuralink Blindsight che aiuterà le persone ipovedenti a riacquistare la vista, alcuni scienziati californiani hanno sviluppato un'applicazione che permetterà ai non vedenti di navigare all'interno degli edifici.
Ecco cosa sappiamo
Roberto Manduchi, professore di informatica e ingegneria presso l'Università della California, Santa Cruz, e i suoi colleghi hanno sviluppato due nuove applicazioni per smartphone che forniranno un metodo sicuro per orientarsi dove il GPS è difficile.
Le applicazioni aiutano a trovare la strada al chiuso, a raggiungere il punto giusto e a tornare indietro lungo lo stesso percorso. Le applicazioni non utilizzano una fotocamera e non richiedono che l'utente tenga lo smartphone davanti a sé, rendendo la navigazione più comoda e sicura.
Poiché i servizi GPS sono difficili da utilizzare negli spazi chiusi, applicazioni come Google Maps non possono aiutare i non vedenti, ma Manduchi cerca la strada per raggiungere l'obiettivo su una mappa dell'interno e segue i progressi utilizzando sensori inerziali, accelerometri e giroscopi integrati nello smartphone. Inoltre, grazie al metodo di filtraggio delle particelle, i segnali non passano attraverso le pareti dei locali e l'app non fornisce false informazioni. Oltre ai sensori inerziali, l'applicazione utilizza il magnetometro del telefono per rilevare le anomalie del campo magnetico create dagli elettrodomestici, che aiuta anche a orientarsi in una stanza sconosciuta.
L'applicazione fornisce istruzioni vocali e, se si dispone di uno smartwatch, i suggerimenti sono aumentati dalla vibrazione.
L'applicazione per trovare la strada del ritorno inverte il percorso fatto in precedenza.
Gli sviluppatori hanno cercato di ridurre al minimo la quantità di informazioni fornite, in modo che il programma non sovraccarichi la persona di informazioni e tenga conto della sua sicurezza.
Il sistema avvisa l'utente di un cambio di direzione cinque metri prima della svolta: ad esempio, "alla prossima curva gira a sinistra".
Gli sviluppatori sottolineano che il programma creato non risolverà tutti i problemi di una persona non vedente in un edificio sconosciuto e che dovrà comunque utilizzare un bastone o un cane guida, ma il sistema Manduchi faciliterà e velocizzerà il processo di movimento e diventerà una mano virtuale che guiderà la persona non vedente attraverso corridoi sconosciuti.
Fonte: Notizie-mediche.net