Boeing taglia 17.000 posti di lavoro tra scioperi e difficoltà finanziarie
Il presidente e amministratore delegato della Boeing, Kelly Ortberg, ha annunciato una riduzione del 10% della forza lavoro totale dell'azienda, pari a circa 17.000 posti di lavoro, compresi dirigenti e manager.
Ecco cosa sappiamo
La decisione arriva nel contesto di uno sciopero dei macchinisti che ha bloccato la produzione nella maggior parte degli stabilimenti Boeing, compresi quelli che producono il 737 Max. Lo sciopero, iniziato a metà settembre, ha interessato circa 33.000 macchinisti sindacalizzati e ha avuto un impatto significativo sulla posizione finanziaria dell'azienda.
Inoltre, Boeing sta ritardando lo sviluppo dell'aereo 777X fino al 2026 a causa dei continui problemi e delle interruzioni del lavoro. All'inizio del 2024, l'azienda è stata costretta a sospendere le operazioni di alcuni aerei 737 Max 9 dopo che un tappo della porta di un aereo dell'Alaska Airlines si è rotto durante il volo.
A luglio Boeing si è dichiarata colpevole di associazione a delinquere finalizzata alla frode al governo degli Stati Uniti dopo due incidenti avvenuti nel 2018 e nel 2019 che hanno causato la morte di 346 persone. L'azienda ha inoltre subito perdite significative a causa del ritardo nel rientro dello Starliner dalla Stazione Spaziale Internazionale.