Gli Stati Uniti dispiegheranno in Israele il più recente sistema di difesa missilistica THAAD per difendersi dagli attacchi di missili balistici iraniani

Di: Anton Kratiuk | oggi, 12:53
Gli Stati Uniti dispiegheranno in Israele il più recente sistema di difesa missilistica THAAD per difendersi dagli attacchi di missili balistici iraniani

Gli Stati Uniti continuano a sostenere Israele nel suo confronto con i vicini aggressivi e, soprattutto, con l'Iran.

Il Pentagono ha annunciato il dispiegamento del sistema di difesa missilistica Terminal High Altitude Area Defence (THAAD) sul territorio israeliano.

Ecco cosa sappiamo

Il portavoce del Pentagono, il generale maggiore Pat Ryder, ha dichiarato che, su ordine del presidente Joe Biden, gli Stati Uniti dispiegheranno temporaneamente una batteria THAAD in Israele.

La decisione è stata presa in seguito ai massicci attacchi missilistici balistici iraniani dell'aprile e dell'ottobre 2024. Il Pentagono sottolinea che la mossa non solo proteggerà la popolazione di Israele, ma ridurrà anche il rischio di escalation in Medio Oriente.

Ritorno di fiamma

Il sistema di difesa missilistica THAAD è progettato per intercettare missili balistici a corto e medio raggio nella fase terminale del loro volo.

Il THAAD distrugge i bersagli per collisione diretta, il che gli consente di sconfiggere efficacemente i missili balistici ad altitudini comprese tra 40 e 150 chilometri e a distanze fino a 200 chilometri.

Gli Stati Uniti dispiegheranno in Israele il più recente sistema di difesa missilistica THAAD per difendersi dagli attacchi di missili balistici iraniani-2

Il THAAD utilizza radar e sistemi di controllo avanzati per rilevare e tracciare i bersagli, oltre che per guidare con precisione i missili, e può essere dispiegato ovunque nel mondo.

Va notato che il Terminal High Altitude Area Defence è efficace solo contro i missili nemici e non abbatte gli aerei. Un missile costa fino a 100 milioni di dollari.

Il sistema è stato adottato nel 2008 e non è stato utilizzato in condizioni di combattimento reali.

Fonte: Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti