Il Regno Unito invierà in Estonia una brigata meccanizzata con i più recenti carri armati Challenger 3
Il Ministero della Difesa britannico ha dichiarato che questi carri armati saranno utilizzati per equipaggiare la nuova 4a brigata dell'esercito, che rafforzerà il fianco orientale della NATO.
Ecco cosa sappiamo
Il Regno Unito ha annunciato il suo impegno ad aumentare la prontezza della 4ª Brigata d'armata dopo una riunione dei ministri della Difesa della NATO a Bruxelles. Questa decisione fa parte degli sforzi per rafforzare la difesa del fianco orientale dell'Alleanza.
La 4ª Brigata sarà posta in stato di massima allerta nel Regno Unito per rispondere rapidamente a eventuali crisi e conflitti. Vale la pena notare che Londra ha già schierato un gruppo tattico corazzato in Estonia, che collabora con la 1ª Brigata di fanteria delle Forze di difesa estoni dal 2017. Prima del dispiegamento, la neonata 4ª Brigata sarà sottoposta a esercitazioni regolari per testare la sua prontezza nel 2025.
La 4ª Brigata sarà equipaggiata con diverse piattaforme da combattimento, tra cui gli obici semoventi Archer, i veicoli da combattimento per la fanteria Boxer, i veicoli corazzati per il trasporto di personale Ajax e i carri armati Challenger 3.
L'esercito britannico ha recentemente ricevuto dalla Svezia il primo obice semovente Archer. Il veicolo da combattimento per la fanteria Boxer e il veicolo corazzato per il trasporto di personale Ajax saranno pronti per l'uso in combattimento nel 2025, mentre il Challenger 3 raggiungerà la piena prontezza di combattimento solo nel 2030.
La nuova modifica del Challenger presenta una serie di miglioramenti, il più importante dei quali sarà il cannone a canna liscia L55A1 da 120 mm, che sarà utilizzato come armamento principale. In combinazione con il sistema di controllo del fuoco, dovrebbe garantire una maggiore precisione rispetto al cannone a canna rigata L30A1 da 120 mm utilizzato nei carri armati Challenger 2. Inoltre, l'abbandono del cannone a canna liscia da 120 mm è stato reso possibile grazie al sistema di controllo del fuoco.
Inoltre, l'abbandono della canna rigata aumenterà l'interoperabilità con le forze NATO, ma richiederà lo sviluppo di munizioni adeguate.
Fonte: Ministero della Difesa