La Russia inizia il restauro del centro sovietico per le armi biologiche
Il Washington Post, citando immagini satellitari, ha affermato che la Russia ha iniziato a ricostruire ed espandere un centro di ricerca sulle armi biologiche nella regione di Mosca.
Ecco cosa sappiamo
Lo studio condotto dalla pubblicazione mostra che dopo l'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, sono iniziati i lavori di restauro e di espansione del centro.
In passato, il centro era utilizzato dal Ministero della Difesa dell'URSS come importante centro di ricerca per lo sviluppo di armi biologiche, virus e altri agenti biologici.
Il giornale riferisce che attualmente sul sito sono in costruzione 10 nuovi edifici per una superficie totale di 23 chilometri quadrati, oltre alla ricostruzione di vecchi edifici. La maggior parte degli edifici mostra segni di utilizzo del laboratorio, in particolare a causa dell'esteso sistema di condizionamento dell'aria.
Le immagini satellitari mostrano decine di unità di trattamento dell'aria sul tetto, una disposizione che corrisponde alla distribuzione dei laboratori, nonché infrastrutture sotterranee e una centrale elettrica separata per fornire energia ininterrotta al complesso.
Nonostante lo sviluppo di laboratori biologici in Russia, non ci sono prove che tali armi siano state utilizzate in Ucraina. Le autorità russe confermano alcuni lavori presso la struttura, sottolineando che sono finalizzati allo studio di virus pericolosi come l'Ebola.
Politici ed esperti occidentali hanno espresso preoccupazione per il ripristino del laboratorio, poiché il vero scopo delle sue attività rimane sconosciuto, così come la possibilità di utilizzarlo per scopi militari o per sviluppare armi biologiche di distruzione di massa.
"La modernizzazione è coerente con il ruolo storico di questa struttura militare sicura e top-secret nello sviluppo di armi biologiche virali", ha dichiarato Andrew Weber, ex alto funzionario del Pentagono.
Gli esperti occidentali, analizzando le immagini satellitari, hanno concluso che i laboratori soddisferanno il livello di sicurezza BSL-4, che consente di lavorare con i virus più pericolosi.
Fonte: Il Washington Post