È stato reso noto il motivo per cui gli iPhone confiscati si riavviano da soli, rendendo più difficile l'accesso ai dati da parte della polizia.
Recentemente abbiamo scritto che i modelli di iPhone con iOS 18 sequestrati dalla polizia statunitense si riavviano automaticamente dopo un po'. Questo rende difficile per le forze dell'ordine utilizzare i dispositivi per hackerare e sbloccare i telefoni per trovare prove di crimini. Si è ipotizzato che si trattasse di un miglioramento della sicurezza o semplicemente di un bug riscontrato in precedenza da alcuni utenti di iOS 18. Ma ora è stato riferito che il problema è stato risolto. Ma ora è stato riferito che non si trattava di un bug.....
Ecco cosa sappiamo
È noto che Apple ha introdotto silenziosamente un codice in iOS 18.1 che riavvia i dispositivi bloccati dopo quattro giorni di inattività, migliorando la sicurezza generale degli iPhone e rendendo più difficile l'accesso ai dispositivi da parte di polizia o intrusi. Il riavvio porta l'iPhone da uno stato "After First Unlock" (AFU) a uno stato "Before First Unlock" (BFU), rendendolo più a prova di manomissione.
Il problema è stato ulteriormente complicato dal fatto che gli iPhone sequestrati dalla polizia con il firmware iOS 18.1 hanno in qualche modo trasmesso un segnale ad altri iPhone sequestrati con versioni iOS più vecchie, che hanno causato il riavvio anche di questi ultimi, rendendoli più difficili da accedere.
Gli esperti hanno confermato che gli iPhone con iOS 18.1 o versioni successive (e non iOS 18 come ipotizzato in precedenza) contengono ora un nuovo codice di sicurezza del dispositivo che Apple non ha reso noto in precedenza.
La misura mira a migliorare la sicurezza degli utenti, impedendo loro di accedere ai propri dati in caso di furto del telefono. Tuttavia, solleva anche preoccupazioni per la polizia, in quanto rende più difficile la raccolta di prove per i casi criminali.
Fonte: 404 Media