Taiwan vuole acquistare dagli Stati Uniti gli aerei F-35A e molte altre armi moderne.
Il governo taiwanese intende effettuare un grosso ordine di armi statunitensi nell'ambito dell'approfondimento della cooperazione con la nuova amministrazione presidenziale americana.
Ecco cosa sappiamo
Taiwan sta mettendo a punto un ampio pacchetto di difesa che comprende l'acquisto di varie armi, tra cui cacciatorpediniere, caccia, aerei per il rilevamento radar a lungo raggio e missili. Uno degli obiettivi principali è quello di ottenere dagli Stati Uniti circa 60 caccia F-35A, in grado di rafforzare le capacità di difesa di Taiwan in caso di minaccia da parte della Cina.
Per potenziare le proprie capacità di allerta precoce, Taiwan ha in programma anche l'acquisto di moderni velivoli E-2D dotati di radar di ultima generazione, che le consentiranno di rilevare più efficacemente le minacce aeree su lunghe distanze.
Inoltre, Taiwan sta valutando l'acquisto di 10 cacciatorpediniere dotate del sistema di combattimento Aegis, precedentemente utilizzato dalla Marina statunitense.
L'esportazione degli F-35A ad alta tecnologia rimane in discussione a causa delle preoccupazioni del Pentagono sul possibile deterioramento delle relazioni con la Cina e sui rischi di trasferimento di tecnologia a Taiwan. Pertanto, gli Stati Uniti preferiscono attualmente fornire sistemi più vecchi. Il pacchetto comprende anche l'acquisto di 400 missili antiaerei per il sistema Patriot.
Albright Colby, ex funzionario del Pentagono, ha sottolineato la necessità per Taiwan di aumentare la spesa per la difesa, affermando che:
"Coloro che hanno a cuore Taiwan devono essere chiari sul fatto che devono aumentare drasticamente la spesa. Il loro destino è in bilico".
L'ambasciata della Cina comunista a Washington ha reagito ai piani chiedendo agli Stati Uniti di interrompere la vendita di armi a Taiwan e la cooperazione militare con essa.
Ha inoltre messo in guardia le autorità taiwanesi dall'accrescere le proprie capacità militari, accusandole di un'escalation del conflitto che potrebbe portare alla guerra.
Fonte: Financial Times