La Russia aveva comunque avvertito gli Stati Uniti dell'uso di un missile balistico intercontinentale contro l'Ucraina, poco prima del lancio.

Di: Mykhailo Stoliar | oggi, 08:59

La vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh ha dichiarato che la Russia aveva avvertito gli Stati Uniti del lancio di un missile balistico intercontinentale contro l'Ucraina prima del lancio.

Ecco cosa sappiamo

Ieri, 24 novembre, la Federazione Russa ha lanciato un nuovo missile balistico a gittata intermedia sul fiume Dnipro. I commenti suggeriscono che gli Stati Uniti ne erano a conoscenza e hanno avvertito l'Ucraina e i suoi alleati.

L'esercito ucraino ha riferito che il missile è stato lanciato dalla regione di Astrakhan della Federazione Russa. I social media hanno mostrato filmati dell'attacco da parte di singole unità di guida senza testate, indicando che l'attacco era puramente cinetico.

Più tardi, il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che è stato utilizzato un missile sperimentale Oreshnik, sviluppato sulla base dell'RS-26 Rubizhne.

Anche in questo caso si fa riferimento alla tensione nucleare tra Russia e Stati Uniti. Come promemoria, il Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio (Trattato INF) tra Stati Uniti e Russia è scaduto nell'agosto 2019. Questo trattato vietava alle parti di avere missili con una gittata compresa tra 500 e 5.500 chilometri.

Il Trattato INF, insieme allo START III, è rimasto uno dei documenti chiave che hanno regolato le armi nucleari delle due maggiori potenze nucleari del mondo. Tuttavia, gli Stati Uniti e la NATO hanno ripetutamente accusato la Russia di aver violato i termini del trattato, in particolare attraverso lo sviluppo del missile SSC-8 (9M729), che è in grado di colpire obiettivi a una distanza fino a 1.500 chilometri.

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