Marte potrebbe creare i suoi due satelliti facendo a pezzi un asteroide

Di: Vlad Cherevko | ieri, 20:57

Un nuovo studio suggerisce che i satelliti di Marte, Phobos e Deimos, potrebbero essersi formati dai detriti di un asteroide che si è avvicinato troppo al Pianeta Rosso ed è stato fatto a pezzi dalla sua forza gravitazionale.

Ecco cosa sappiamo

Le simulazioni al computer condotte dagli scienziati dell'Ames Research Center della NASA hanno dimostrato che i satelliti di Marte potrebbero essersi formati dai detriti di un grande asteroide che si è avvicinato al pianeta e ha superato il suo limite di Roche. Questa è la distanza alla quale le forze gravitazionali di Marte sono diventate troppo forti e hanno fatto a pezzi l'asteroide.

Lo studio ha scoperto che gran parte dei detriti è rimasta nell'orbita di Marte, dove ha continuato a scontrarsi e a frantumarsi, formando un disco intorno al pianeta. Da questo disco si sono formati Phobos e Deimos. Questo modello spiega perché le orbite dei satelliti sono quasi circolari e coincidono con il piano equatoriale di Marte.


Un modello al computer che simula la traiettoria dei frammenti di asteroide fatti a pezzi dalla gravità di Marte

In precedenza si era ipotizzato che i satelliti potessero essersi formati in seguito a un impatto sulla superficie di Marte, ma la nuova ipotesi offre una spiegazione alternativa per la loro origine che tiene conto anche della loro diversa altezza dalla superficie del pianeta.

Nel 2026, la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) prevede di lanciare la missione Martian Moons eXploration (MMX), che riporterà sulla Terra campioni di Phobos per ulteriori studi. I dati contribuiranno a confermare o confutare la nuova teoria determinando la composizione chimica dei satelliti. Se nei campioni si troveranno tracce di rocce marziane, si sosterrà l'ipotesi che si siano formati in seguito a un'espulsione da impatto. In caso contrario, la loro composizione sarà più vicina a quella di un asteroide, il che confermerà il nuovo modello.

Fonte: Spazio