Gli Stati Uniti accelerano la produzione di missili antimissile SM-3 in seguito all'escalation nel Mar Rosso
L'azienda statunitense RTX (Raytheon) sta investendo molto per accelerare la produzione di missili SM-3 per soddisfare la crescente domanda, in particolare a causa della difficile situazione con gli Houthi nel Mar Rosso.
Ecco cosa sappiamo
Secondo Defence News, l'azienda produce due versioni del missile: L'SM-3 Block IB e il più recente SM-3 Block IIA, sviluppato in collaborazione con il Giappone. Nonostante la produzione attiva, la Marina statunitense sta cercando di ridurre gradualmente l'acquisto del più economico SM-3 Block IB (del valore di 10 milioni di dollari) a favore del più costoso ma più efficiente SM-3 Block IIA (del valore di 22 milioni di dollari).
Attualmente RTX produce almeno 12 missili SM-3 Block IIA all'anno. Per aumentare la capacità produttiva, l'azienda ha investito oltre 115 milioni di dollari per espandere il suo stabilimento di Huntsville, in Alabama, che aumenterà la produzione del 67%.
Secondo Misty Holmes, vicepresidente di Raytheon per i missili navali, l'azienda sta raggiungendo tassi di produzione record per l'SM-3 Block IB, avviando contemporaneamente la produzione su larga scala dell'SM-3 Block IIA.
Un antimissile SM-3 viene lanciato dal lanciatore MK.41. Illustrazione: US Navy
I missili SM-3 sono utilizzati non solo dagli Stati Uniti ma anche dalle Forze di autodifesa marittima giapponesi, che installano entrambe le versioni su otto cacciatorpediniere missilistiche. L'aumento dei volumi di produzione ridurrà il costo per unità e garantirà una maggiore fornitura di massa per i clienti nazionali ed esteri.
Inoltre, la Corea del Sud intende rafforzare la propria componente di difesa aerea navale con l'SM-3. Il valore stimato del contratto è di 583 milioni di dollari e i missili saranno integrati nei sistemi d'arma dei cacciatorpediniere KDX-3, il cui numero salirà a sei.
Fonte: Notizie sulla Difesa