L'UE cercherà di attirare gli scienziati americani in seguito ai tagli statunitensi

Un gruppo di Paesi europei sta sviluppando un piano per attrarre scienziati americani in risposta ai tagli su larga scala nel settore della ricerca e dell'istruzione statunitense. Lo riferisce Politico, citando documenti della Commissione europea.
Ecco cosa sappiamo
Dodici governi dell'UE stanno lavorando a una strategia per attirare specialisti dagli Stati Uniti, approfittando delle conseguenze dei tagli ai finanziamenti per la scienza. In una lettera al Commissario europeo per l'Innovazione Katerina Zakharieva, firmata dai rappresentanti di Francia, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia, Estonia, Lettonia, Spagna, Slovenia, Grecia, Bulgaria e Romania, si chiede di creare condizioni attraenti per i ricercatori di talento.
Il documento contiene proposte per il finanziamento, la semplificazione del sistema di immigrazione e il rafforzamento dei partenariati di ricerca con i Paesi leader. Gli Stati Uniti non sono citati esplicitamente, ma ci sono accenni al cambiamento politico: "La libertà della scienza può essere minacciata ovunque e in qualsiasi momento".
Da quando Donald Trump è salito al potere, il Dipartimento dell'Istruzione degli Stati Uniti ha tagliato circa la metà del suo personale e diverse università, tra cui la Johns Hopkins University, hanno ridotto i posti di lavoro a causa della perdita dei finanziamenti governativi.
Nel frattempo, in Europa, l'industria della difesa sta affrontando una grave carenza di personale qualificato. Secondo l'Agenzia europea per la difesa, la domanda di specialisti in intelligenza artificiale, apprendimento automatico, controllo autonomo, sicurezza informatica e sviluppo software è in crescita.
Nel 2023, l'industria della difesa dell'UE offriva 581.000 posti di lavoro e aveva un fatturato di 158,8 miliardi di euro. Questa cifra è destinata a crescere con il riarmo del continente e il cambiamento dell'ordine mondiale.
Fonte: Politico