Neuralink sviluppa il chip Blindsight che permetterà ai non vedenti di vedere
Elon Musk ha confermato che la sua azienda Neuralink si sta preparando a testare un nuovo impianto Blindsight per aiutare i non vedenti a recuperare la vista a bassa risoluzione.
Ecco cosa sappiamo
Secondo Musk, i primi test sull'uomo potrebbero iniziare entro la fine del 2025.
Neuralink ha recentemente brevettato tre nuovi nomi per i suoi impianti: Telepatia, Vista cieca e Telecinesi. Il primo chip è già in fase di sperimentazione sull'uomo e aiuta gli utenti paralizzati a controllare i computer con la mente. Blindsight lavorerà direttamente con la corteccia visiva, stimolando i neuroni per creare immagini visive.
Nella fase iniziale, l'impianto consentirà di vedere a bassa risoluzione, paragonabile alla grafica a 8 bit delle vecchie console di gioco. Tuttavia, in futuro, la tecnologia potrebbe svilupparsi fino a raggiungere il livello di "visione sovrumana", compresa la capacità di vedere i raggi infrarossi e ultravioletti.
Elon Musk ha confermato sul palco che Blindsight è stato impiantato nelle scimmie e funziona bene da diversi anni. Alla fine, ha ribadito, il nuovo chip cerebrale ci permetterà di vedere il "superuomo".
Neuralink ha già testato Blindsight sulle scimmie e i risultati sono stati positivi. Ora l'azienda si sta preparando per la prima sperimentazione sull'uomo, che potrebbe rappresentare una svolta nel campo delle neurointerfacce.
Il chip Telepathy è già in fase di sperimentazione sugli esseri umani, tra cui tre persone con lesioni al midollo spinale o SLA. Se tutto va secondo i piani, il 2025 potrebbe essere il primo anno in cui un impianto Blindsight ripristinerà parzialmente la vista negli esseri umani.