Gli scienziati hanno sviluppato "robot viventi" in grado di riprodursi

Di: Yuriy Stanislavskiy | 30.11.2021, 11:51

I primi "robot viventi" al mondo sono ora in grado di fare ciò che è necessario per la sopravvivenza di qualsiasi specie: la riproduzione.

Questi organismi, noti come xenobot, utilizzano una forma completamente nuova di auto-replicazione biologica, secondo un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.

Gli autori dello studio hanno scoperto che le macchine possono raccogliere centinaia di singole cellule e assemblarle in "bambini" xenobot. Dopo alcuni giorni, la prole si evolverà e apparirà e si muoverà proprio come i loro genitori. La prole può quindi ripetere questo processo molte volte.

"La gente crede da tempo che abbiamo sviluppato ogni modo per riprodurre o replicare la vita", ha detto in una dichiarazione il coautore dello studio Douglas Blackiston, un membro anziano della Tufts University. "Ma questo non è mai stato visto prima."

Gli xenobot larghi millimetri sono assemblati da cellule viventi prelevate da embrioni di rana. La loro vita, racchiusa nelle capsule di Petri, è molto diversa da quella dei loro antenati anfibi. Lo xenobot può produrre bambini indipendentemente, ma di solito il sistema muore subito dopo. Per dare ai "genitori" la possibilità di vedere crescere i propri "figli", i ricercatori si sono rivolti all'intelligenza artificiale.

Il team ha utilizzato un algoritmo evolutivo per testare miliardi di potenziali forme del corpo in simulazione. Il sistema è stato progettato per trovare forme che sarebbero efficaci per un metodo autoreplicante. I ricercatori hanno quindi creato uno xenobot di questa forma e ne hanno testato le capacità genitoriali.

Hanno scoperto che il genitore progettato dall'intelligenza artificiale potrebbe usare la sua bocca a forma di Pacman per ridurre le cellule staminali in una prole rotonda. Poi i loro figli hanno dato alla luce nipoti, quelli - pronipoti, quelli - pronipoti. Si formò una dinastia di xenobot. Sebbene in precedenza gli xenobot fossero stati in grado di lavorare in gruppo, ripararsi da soli e persino registrare ricordi, questa è la prima volta che sono stati in grado di creare una famiglia.

I risultati dello studio ispirano una certa preoccupazione, ma i ricercatori suggeriscono risultati più ottimistici. Credono che il loro sistema potrebbe aiutare a far progredire numerose tecnologie, dalle macchine viventi che puliscono le microplastiche ai nuovi farmaci.

Una fonte: harvard