Il Pentagono spende 1 miliardo di dollari all'anno per lo sviluppo di armi laser, ma è ancora molto lontano

Di: Maksim Panasovskiy | 06.06.2023, 18:16
Il Pentagono spende 1 miliardo di dollari all'anno per lo sviluppo di armi laser, ma è ancora molto lontano

Il Dipartimento della Difesa statunitense investe ogni anno 1 miliardo di dollari nello sviluppo di armi a microonde e laser. Tuttavia, le autorità statunitensi temono che i finanziamenti non diano i risultati sperati.

Ecco cosa sappiamo

Secondo il Government Accountability Office, le forze armate statunitensi hanno problemi a sviluppare armi mirate. L'agenzia federale afferma che è necessario consolidare gli sforzi per evitare che lo sviluppo cada nella cosiddetta "valle della morte", quando si effettuano investimenti e non si ottengono ancora risultati.

L'Aeronautica, la Marina e l'Esercito degli Stati Uniti stanno lavorando su diversi tipi di armi ad azione diretta. I progetti più noti sono i laser ad alta energia (HEL) e le microonde ad alta potenza (HPM). Il primo è in grado di distruggere missili e droni con un laser, mentre il secondo può abbattere più droni contemporaneamente.

L'HEL e l'HPM dovrebbero avere un inventario illimitato ed essere meno costosi da utilizzare rispetto alle armi convenzionali. Ad esempio, un intercettore per distruggere un missile balistico intercontinentale a testata nucleare costa 111 milioni di dollari.

Ogni sviluppo ha i suoi svantaggi. Gli HEL e gli HPM sono difficili da usare per lunghi periodi di tempo. Per quanto riguarda le armi laser, la loro precisione diminuisce drasticamente in caso di nebbia. Per quanto riguarda l'HPM, a causa della sua novità, l'esercito non ha ancora sviluppato piani per gestirlo. È possibile che le armi a microonde colpiscano indiscriminatamente obiettivi nemici, oggetti civili o forze alleate in combattimento. Inoltre, nessuno è certo degli effetti a lungo termine delle microonde sull'uomo.

In conclusione, i militari di tutto il mondo lavorano da decenni sulle armi a energia diretta, in una forma o nell'altra. Gli attuali programmi statunitensi hanno le loro radici nell'Iniziativa di Difesa Strategica di Ronald Raegan. Il piano del 40° presidente degli Stati Uniti si chiamava Guerre Stellari e prevedeva il dispiegamento di armi energetiche sui satelliti. Come possiamo vedere, è fallito.

Ma non è del tutto chiaro perché dovrebbero esserci armi nello spazio, se la loro distruzione porterebbe a una grande quantità di detriti, che potrebbero danneggiare sia i "loro" veicoli spaziali sia quelli "alieni". Tanto più che ogni Paese che può permettersi di lavorare a un progetto del genere ha missili balistici intercontinentali che possono raggiungere qualsiasi parte del mondo.

Fonte: VICE, GAO